PERSONAGGI DEL ROMANZO

 

Maggiore William Roschmann

È un uomo forte, indipendente a tal punto da essere soverchiato dalla fama di cui gode a Vienna, per aver salvato la vita all’imperatore d’Austria, Francesco I. Ha dedicato tutto se stesso all’esercito e agli ideali di pace e ordine, che difende strenuamente. Ferito nel corpo e nell’anima durante la battaglia di Austerlitz, accetta un incarico che lo conduce al confine dell’Impero, a Mantova, roccaforte del Lombardo Veneto. Una nuova città, un nuovo inizio e un cuore da guarire, riuscirà a diradare le tenebre del mistero che la avvolge e salvare la donna che ama?

Matilde Vicolini

Ama dipingere, leggere e sognare a occhi aperti, ma essere stata testimone di un delitto feroce rischia di tarparle per sempre le ali. Ha una famiglia numerosa, che la vorrebbe vedere sposata, ma riacquistare la serenità di un tempo le sembra impossibile. Matilde deve confrontarsi con la realtà spietata dei nascenti moti indipendentisti ed essere forte per scacciare la paura che la paralizza. Perché la soluzione del giallo che minaccia la sua vita è parte di un pericoloso gioco di potere. La sua è una lotta per la vita, fianco a fianco all’uomo che le fa battere il cuore.

 

Eusebio Vicolini

È lo zio di Matilde, il suo confidente e l’unico parente che la capisce veramente. Lavora come apprendista notaio nello studio di famiglia, ma la sua vera passione è la pittura. Allegro, scanzonato, a volte ingenuo, non si perde d’animo nemmeno nelle situazioni peggiori. È spesso criticato dalla famiglia, che vorrebbe per lui un futuro solido, lontano da cavalletti e tele, ma ha le spalle larghe e i rimproveri non lo scalfiscono.

 

Maggiore Edmund Harting

L’amico più fidato di William, l’uomo che ha condiviso con lui gli anni dell’addestramento militare e i combattimenti della campagna contro Napoleone, sino al giorno fatidico della battaglia di Austerlitz. Ha un passato come medico militare, ma la crudezza della guerra l’ha fatto abbandonare la professione. Nel suo trascorso c’è anche una storia d’amore importante finita amaramente, l’incontro con Altea gli cambierà la vita.

 

Altea Zobel

Figlia di un militare austriaco e di una donna mantovana, ha dovuto convivere fin da piccola con l’astio che parte della popolazione prova contro gli stranieri che occupano la città. Dolce, romantica, frizzante, ma anche ricca di buon senso, sa dispensare saggi consigli. È l’amica d’infanzia di Matilde, l’unica che le sia rimasta accanto anche nei periodi bui, e sappia quanto è difficile trovare il coraggio per tornare a vivere.

 

Carolina degli Ippoliti

Carolina degli Ippoliti, la nonna di Matilde. Carolina ama la nipote e desidera solo il meglio per lei, è convinta che un buon matrimonio potrà renderla felice e fa di tutto per convincerla a uscire e socializzare, nonostante Matilde spesso non sia molto ricettiva ai suoi suggerimenti.

 

TRA I PERSONAGGI STORICI REALI PRESENTI NEL ROMANZO ABBIAMO INVECE:

L’imperatore d’Austria Francesco I

Nell’inverno del 1815 giunse veramente in visita a Mantova l’imperatore d’Austria Francesco I (Firenze, 12 febbraio 1768 – Vienna, 2 marzo 1835). Il suo regno fu segnato dalle guerre napoleoniche. La guerra della Terza coalizione (1805) vide la perdita del Lombardo-Veneto da parte dell’Austria a favore dell’impero francese. Poi fu costretto, pur di raggiungere la pace, a dare in matrimonio Bonaparte la figlia Maria Luisa, ma la pace durò solo fino al 1813 quando, dopo la disastrosa campagna di Russia, l’Austria ruppe l’alleanza con la Francia schierandosi con i precedenti alleati: Inghilterra, Prussia e Russia. Il Congresso di Vienna (1814) e la disfatta definitiva di Napoleone a Waterloo restituirono a Francesco I d’Austria gran parte dei territori perduti negli ultimi quindici anni.
La sua figura storica inscindibilmente legata al nome di Klemens von Metternich, che dal 1809 in avanti si trovò a ricoprire le più alte cariche dello stato e che esercitò di fatto il corrispondente potere politico, mentre l’imperatore pareva di gran lunga più interessato alla botanica che agli affari di stato, esercitando una funzione meramente rappresentativa dei suoi poteri.
Francesco I si sposò ben quattro volte, poiché sopravvisse alla sue prime tre mogli e tra i figli che ebbe dalla sua seconda consorte ci fu anche Francesco Carlo (1802-1878), arciduca, che sposò Sofia di Baviera dalla quale ebbe, fra gli altri, due figli divenuti poi imperatori: Francesco Giuseppe, imperatore d’Austria, marito della famosa Sissi e Massimiliano d’Asburgo, imperatore del Messico.
Quando venne in visita a Mantova nel 1815 Francesco I era ancora sposato con la sua terza moglie la cugina di primo grado Maria Ludovica Beatrice d’Asburgo-Este (Monza 1787- Verona 1816), figlia dello zio paterno Ferdinando d’Asburgo-Lorena, Governatore di Milano e di Maria Beatrice d’Este.